"Le vibrazioni prodotte dal canto materno influiscono positivamente sullo sviluppo equilibrato del sistema nervoso del feto ed i suoni non agiscono solo sull’udito ma anche sull’intero corpo. "
Marie Louise Aucher
“Coccole sonore in gravidanza” è un corso di accompagnamento alla nascita con la musica che permette alla gestante di vivere la sua gravidanza con serenità e consapevolezza, attenta ai segnali che il suo corpo ed il suo bimbo comunicano. Le attività proposte sono svolte utilizzando musiche registrate o musica suonata dal vivo con arpa, tampura, chitarra e campane tibetane e le partecipanti stesse possono suonare strumenti di semplice utilizzo e cantare.
Da diversi anni medici e psicologi del pre e perinatale hanno appurato che la musica è un canale privilegiato per aiutare la donna in gravidanza a rilassarsi e ad entrare in comunicazione con il proprio bimbo.
Ascoltare, danzare, cantare, disegnare, immaginare,... sono attività che permettono alle future madri di rilassarsi, di riprendersi dallo stress quotidiano e di ritagliarsi un momento per sé stesse e per il proprio bimbo, una dolce coccola per entrambi!
Il Corso Coccole sonore in gravidanza è rivolto alle donne in gravidanza a partire dal 3- 4 mese. Le attività proposte se fatte già dal inizio della gravidanza permettono una consapevolezza maggiore e una comunicazione più profonda con il proprio bimbo. Inoltre la donna ha più tempo per interiorizzare e familiarizzarsi con le tecniche di respirazione, del canto delle vocalizzazioni, di movimento e di rilassamento.
Il corso è pensato con 6 incontri da 1 ora e trenta ma si possono fare anche lezioni singole, dipende anche da quale mese si comincia. Ogni incontro è suddiviso in attività di movimento con esercizi di ginnastica dolce, di ascolto e comunicazione con il bimbo, di canto, di rilassamento e di preparazione al parto con la voce e le visualizzazioni. Si può continuare con altri incontri, fino a piacimento, poiché le attività sono dolci e pensate a rilassare la mamma ed il bimbo.
Durante gli incontri dò molta importanza agli esercizi di respirazione basati sull'espirazione sonora poiché durante il travaglio permettono di rilassare il collo del utero e il perineo e permettono un parto più veloce e meno doloroso!
Inoltre si imparano e si esercitano le posizioni e i movimenti che servono durante il parto per aiutare il bimbo a posizionarsi e sentire meno dolori. (vedi Per saperne di più).
Visualizzazione e simulazione del parto con il ritmo delle contrazioni e delle pause.
Durante gli incontri, accompagnata dal suono della tampura (strumento indiano), la donna impara a gestire la sua voce e a sentire le vibrazioni che scendono nel corpo verso il basso per percepire il perineo che si rilassa. Al momento del parto l’espirazione sonora e calda le servirà a rilassare la cervice e l’aiuterà a dirigere il suono verso la regione lombare e sacrale per guidare il suo bimbo su un “tappeto sonoro” fino all’espulsione.
Questo le permetterà di restare in contatto con il suo bambino e al bimbo di non sentirsi solo nel suo viaggio verso l’incontro con la sua mamma.
La respirazione sonora, come un mantra, permette anche alla donna di essere attiva e di restare centrata su sé stessa, sul suo bambino e su quello che stanno facendo insieme…restando nella sua bolla energetica e intima, isolandola dagli altri e dal contesto che le sta intorno.
Un altro aspetto importante è che le vibrazioni della voce producono endorfine, ormoni del piacere, che l’aiutano a sentire meno il dolore delle contrazioni uterine e le procurano un’analgesia naturale!!
Una donna che si prepara bene e che riesce a stare concentrata su se stessa e sul suo bambino può fare un parto senza epidurale poiché la respirazione, i suoni gravi, profondi e lunghi che emette, la mettono in uno stato di “trance”, dove il tempo non esiste più.
Tutto il suo essere é “perso” nel sentire il suo corpo che si apre e che si muove per facilitare la nascita del suo bimbo, è in un mondo tutto suo!
Il dolore così temuto se viene accettato e governato con consapevolezza diventa meno spaventoso; l’importante è non contrastarlo per non lasciarsi sommergere.
Si possono fare anche solo un paio di incontri nel ultimo mese!
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